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Somptueuses répliques d’Edgardo Rocha, Giacomo sûr de ses droits et privilèges, plein d’ardeur, de fougue, sans défauts, qui donne lui aussi le frisson avec ses suraigus parfaitement maîtrisés.

L’italiana in Algeri is the opera that will bring the Uruguayan tenor for the first time to the stage of the great Teatre del Liceu in Barcelona. Classic production of Teatro regio di Torino directed by Vittorio Borrelli under the baton of Riccardo Firzza.

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“Italianissimo, certo, nella dizione che arriva da tutti impeccabile, primo fra tutti dall’uruguayano Edgardo Rocha, Conte che impreziosisce la sua interpretazione con il rondò di Almaviva.”

 Pierachille Dolfini

Quale miglior scelta per la Serenata di Lindoro, ottimamente resa da Edgardo Rocha. Sia in questo punto specifico che nel resto, la sua Voce si conferma perfetta per il ruolo, come per gli altri similari: continua nel flusso della parte, dimostra come Rocha sia tenore capace di una luminosità strutturata e versatile, sia per condotta della linea di canto che per la disinvoltura con cui sostiene pienamente l’impegno tecnico importante, senza dimenticare una presenza scenica nobile e dinamica al tempo stesso.

Antonio Cesare Smaldone
www.lesalonmusical.it

Differenze infinitesimali nell’intonazione fanno comprendere quante sfumature affascinanti e delicate possa abbracciare la voce umana. Lo avvertiamo soprattutto nell’Almaviva di Edgardo Rocha, che siamo abituati ad ascoltare per lo più in ruoli contraltini e qui si trova alle prese in una parte già piuttosto centrale e per di più lievemente abbassata rispetto all’uso corrente. Ne sortisce un personaggio sempre fresco e giovanile, ma più lirico, giustamente a metà strada fra Cimarosa e Donizetti, di quanto si ascolti solitamente, sicché si mostra anche sotto una diversa luce sentimentale e ombreggiata perfino la grande affermazione d’autorità e protagonismo del rondò finale.

Roberta Pedrotti
www.apemusicale.it

Tra i cantanti, brilla l’Almaviva di Edgardo Rocha, artista che sembra migliorare con gli anni. La voce è quella di un lirico leggero schietto, scura e morbida, emessa con gusto; il fraseggio è vario, le agilità sono precise e intonate. L’interprete è molto attento, sempre elegante nella sua nobiltà, anche quando si traveste da ubriaco o da severo istitutore musicale.

Fabio Larovere
www.connessiallopera.it

Edgardo Rocha lässt zu Beginn seiner ersten Cavatine die Sonne aufgehen und die Zeit stillstehen.

derstandart.at

“Da ist zunächst einmal Edgardo Rocha zu nennen, der bereits auf der Europatournee mit Bartoli als Prinz Ramiro in Rossinis La Cenerentola glänzte. Auch als König Giacomo V begeistert Rocha mit stupenden Spitzentönen und einer sehr beweglichen Stimmführung in den schnellen Läufen. In seinem großen Duett mit Bartoli im ersten Akt bilden die beiden stimmlich ein absolutes Traumpaar, das sicherlich auch zusammenfinden würde, wenn da nicht noch Malcom wäre, den Elena liebt. Rocha geht auch mit großem Spielwitz auf Bartolis Bestreben ein, der konzertanten Aufführung mit szenischen Elemente zu untermalen. Wenn Elena nach dem Duett den König über den See fährt, “rudern” die beiden von der Bühne. Auch in seiner Kavatine “Oh fiamma soave” zu Beginn des zweiten Aktes, wenn Giacomo V von Elena träumt, kann Rocha mit strahlenden Höhen punkten. Im folgenden Terzett mit Bartoli und Norman Reinhardt als Rodrigo macht er mit tenoralem Glanz deutlich, dass er dem Rivalen auch stimmlich überlegen ist”.

Thomas Molke, 4 June 2017
Online Musik Magazin

“Tenor Edgardo Rocha, as Uberto/Giacomo, portrayed the disguised King of Scotland with authority and confidence. His high notes were beautiful and easy, and the coloratura brilliant and secure.  The technique and the style were always engaging. The initial duet with Bartoli was one of the best parts of the show: they really showed chemistry and the result was quite enjoyable”.

Laura Servidei, 07 June 2017
www.bachtrack.com 

“Edgardo Rocha ha recato alla parte di Giacomo V la consueta giovanile finezza di linea, salendo con squillo, risonanza e spavalderia ai vertici della tessitura”.

Francesco Lora, 12 June 2017
www.apemusicale.com

“Edgardo Rocha (Giacomo V/Uberto), más habituado a estos derroteros (su Conde de Almaviva cosecha no pocos éxitos) y con un conocimiento del concreto personaje que quedó demostrado al ser el único que usó el atril simplemente para descansar sus manos. Esto permitió a su vez al tenor uruguayo dar mayor expresividad al encubierto soberano, propiciando, pese a la ausencia de escena, momentos de mayor carga dramática”.

Esteban Hernandez, 9 June 2017
www.plateamagazine.com