SOME REVIEWS OF IL BARBIERE DI SIVIGLIA AT LAC LUGANO ARTE CULTURA
“Italianissimo, certo, nella dizione che arriva da tutti impeccabile, primo fra tutti dall’uruguayano Edgardo Rocha, Conte che impreziosisce la sua interpretazione con il rondò di Almaviva.”
Quale miglior scelta per la Serenata di Lindoro, ottimamente resa da Edgardo Rocha. Sia in questo punto specifico che nel resto, la sua Voce si conferma perfetta per il ruolo, come per gli altri similari: continua nel flusso della parte, dimostra come Rocha sia tenore capace di una luminosità strutturata e versatile, sia per condotta della linea di canto che per la disinvoltura con cui sostiene pienamente l’impegno tecnico importante, senza dimenticare una presenza scenica nobile e dinamica al tempo stesso.
Antonio Cesare Smaldone
www.lesalonmusical.it
Differenze infinitesimali nell’intonazione fanno comprendere quante sfumature affascinanti e delicate possa abbracciare la voce umana. Lo avvertiamo soprattutto nell’Almaviva di Edgardo Rocha, che siamo abituati ad ascoltare per lo più in ruoli contraltini e qui si trova alle prese in una parte già piuttosto centrale e per di più lievemente abbassata rispetto all’uso corrente. Ne sortisce un personaggio sempre fresco e giovanile, ma più lirico, giustamente a metà strada fra Cimarosa e Donizetti, di quanto si ascolti solitamente, sicché si mostra anche sotto una diversa luce sentimentale e ombreggiata perfino la grande affermazione d’autorità e protagonismo del rondò finale.
Roberta Pedrotti
www.apemusicale.it
Tra i cantanti, brilla l’Almaviva di Edgardo Rocha, artista che sembra migliorare con gli anni. La voce è quella di un lirico leggero schietto, scura e morbida, emessa con gusto; il fraseggio è vario, le agilità sono precise e intonate. L’interprete è molto attento, sempre elegante nella sua nobiltà, anche quando si traveste da ubriaco o da severo istitutore musicale.
Fabio Larovere
www.connessiallopera.it